L'UNIONE – erede dell'ASATUR (Associazione delle Aziende di Soggiorno, Cura e Turismo italiane), sorta nel 1949 – è stata costituita, per effetto della legge quadro per il turismo n. 217/83, in data 25 febbraio 1990, presso la BIT di Milano. Essa associa gli organismi pubblici italiani del turismo: Aziende di Promozione Turistica (APT), Aziende di Soggiorno (AST), Enti Provinciali del Turismo (EPT) e Aziende Provinciali Siciliane (AAPIT). Con recenti modifiche statutarie sono state meglio precisate le finalità istituzionali, nonché determinata la facoltà di associarsi anche agli enti locali e ad organismi privati quali enti e consorzi che si occupino di turismo e Pro loco.
Dall'Assemblea Nazionale di Isernia è scaturito un messaggio forte volto a rivendicare ancora una volta il ruolo strategico delle Regioni sia sul piano della competenza legislativa sia su quello delle politiche di accoglienza e di promozione, realizzate con la preziosa collaborazione delle Province, dei Comuni, degli enti turistici preposti, del Volontariato in realtà strumenti operativi veri ancorati alla memoria e alla tradizione dei luoghi. Forte è l'impegno dell'Unionturismo perché – con organicità consapevole – siano affrontate le problematiche che i nuovi scenari politici e sociali impongono all’organizzazione dei processi di sviluppo del sistema turistico.
Leale è la spinta collaborativa verso le Regioni, gli Enti locali, gli organismi imprenditoriali, il Volontariato qualificato perché con opportuna tutela dell'ambiente e dei beni culturali siano agevolati i flussi ed il soggiorno degli ospiti nel Paese incoraggiandone anche l'intensificazione nelle aree ora deboli. In questa direzione l'Unionturismo si muoverà con buon ritmo consapevole delle responsabilità che ricopre nell'attuale congiuntura e per raggiungere questi obiettivi si andrà attrezzando sempre meglio.
Rinnovata nei suoi organi collegiali con immissione di nuove competenze e di freschi apporti, l'Unionturismo si attesterà come soggetto ineludibile nella dinamica del settore, con il riconoscimento della necessità di poter disporre nel territorio di strutture pubbliche e private rappresentative del mondo turistico per assicurare la promozione, l'accoglienza e l'informazione con il supporto e la collaborazione delle Regioni, dei Comuni e del Volontariato (Pro loco, T.C.I., A.C.I etc.).